GRUPPO BALINT
Ad orientamento psicofisiologico per l’analisi del rapporto operatore paziente
Ad orientamento psicofisiologico per l’analisi del rapporto operatore paziente
PRESENTAZIONE
Quando la RELAZIONE rappresenta uno dei principali strumenti di lavoro, diventa fondamentale imparare a GESTIRLA.
Nel GRUPPO BALINT condotto daL PROF. VEZIO RUGGIERI la metodologia tradizionale introdotta dallo psicoanalista ungherese Michael Balint negli anni 40, è arricchita dall’ESPERIENZA CLINICA e di RICERCA maturati dal professore nella sua quarantennale attività universitaria di docente formatore e clinico ricercatore
OBIETTIVI E METODOLOGIA
Acquisire maggiore consapevolezza, attraverso l’esperienza e lo scambio nel gruppo, del ruolo che la soggettività e le emozioni, anche e sopratutto quelle del professionista, svolgono nei processi di cura, di riabilitazione o di sostegno. Ciò con il duplice obiettivo di migliorare la pratica professionale e prevenire il rischio di burnout.
Ogni incontro sarà focalizzato su di un caso presentato da un partecipante. Ognuno potrà intervenire con approfondimenti, chiarificazioni, domande, etc. Il gruppo, alla luce delle finalità proprie della metodologia Balint, sarò condotto da Vezio Ruggieri sulla base della teoria e delle tecniche della psicofisiologia clinica che si collega anche alla tradizione psicodinamica
ORIENTAMENTO TEORICO
Diversamente da quanto accade nella supervisione mirata all’apprendimento – o affinamento – di una specifica teoria e tecnica riabilitativa o psicoterapeutica, nel gruppo Balint il fuoco del lavoro è sulla soggettività percettiva, emotivo-cognitiva, relazionale e postural corporea del partecipante, sia esso medico, assistente sociale o psicoterapeuta gestaltista, psicodinamico etc. Ed è proprio la scelta del fuoco dell’intervento che rende possibile, e proficuamente arricchente, la compresenza nel gruppo di differenti professionalità e orientamenti teorici. Viceversa, il lavoro sulla soggettività psico-fisica del partecipante al gruppo Balint è esplicitamente orientato dalla psicofisiologia clinica
si laurea in Medicina nel 1967. Dal 1970 al 1971 è stato assistente ricercatore presso la clinica psicosomatica (ad orientamento psicodinamico) dell‘Università di Heidelberg. Dal 1972 al 2013 è stato docente di Psicofisiologia Clinica (Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università di Roma “Sapienza”) dove, oltre alle lezioni frontali, ha condotto ricerche, seminari e laboratori sugli aspetti psicofisiologici della soggettività, della postura, dell’esperienza estetica e delle arti, con particolare attenzione alla ricerca teatrale, secondo un nuovo inquadramento psicofisiologico dei rapporti mente-corpo.
- Attualmente è docente di Fondamenti Psicologici delle Arti e dello Spettacolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma “Sapienza”.
- Dirige un Master in Artiterapie ad orientamento Psicofisiologico dal 2002.
Ha scritto e pubblicato molti testi e centinaia di articoli scientifici.
Tutt‘oggi si dedica allo studio, alla ricerca e all’approfondimento di questi argomenti insieme ai suoi collaboratori nella associazione AEPCIS (Associazione Europea Psicofisiologi Clinici per l’integrazione Sociale) di cui è fondatore e presidente