IL POLITECNICO – Note sull’inconscio
Questo numero de Il Politecnico si propone di avviare un dibattito in cui la Psicofisiologia pone idealmente una serie di quesiti alla psicoanalisi. Pur emergendo dalle radici della Fisiologia, la Psicofisiologia è nemica giurata di una fisiologia meccanicistica e riduttivistica che confonde le funzioni psicologiche complesse coi meccanismi di base di natura fisiologica che le genera. A partire da questo presupposto intendiamo studiare in un’ottica integrata i vari livelli di complessità dell’essere umano, da quello bio-chimico e fisiologico, a quello psicologico esistenziale.
Tra le tematiche di massimo interesse per la Psicologia e la Psicologia Clinica compare prepotente quella dell’inconscio. Intorno a questo concetto intendiamo aprire un dibattito approfondito. La psicofisiologia esistenzialista può avere accesso all’analisi di questo fondamentale fenomeno perché ha effettuato nel tempo un’analisi dei processi integrati quali le emozioni, l’immaginazione, il pensiero, la struttura dell’Io.
Il numero affronterà il tema dell’inconscio, che è il cuore della tradizione psicodinamica ed è ciò con cui intendiamo confrontarci attraverso una sorta di dialogo con le diverse concezioni della cultura psicodinamica per un progetto di riscrittura costruttiva. Cercheremo pertanto una interdisciplinarità che non sia, come spesso accade, una retorica aspirazione, ma che costituisca l’impegno per la costruzione di un linguaggio condivisibile che valorizza ognuno degli attori dell’interazione. In questo numero attraverso un’intervista ad un’ importante personalità della cultura psicoanalitica italiana quale Antonino Ferro e gli articoli di psicofisiologia abbiamo voluto esplorare:
- che cos’è l’inconscio;
- rapporti tra inconscio e pulsioni;
- rapporti tra inconscio e struttura dell’Io;
- coscienza memoria ed inconscio.